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Angela Labanca
Consigliere provinciale a Bologna e consigliere comunale a Imola

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Il nostro programma di cambiamento

Forza Italia, primo partito in Italia,
Prima forza di opposizione a Imola

Cari Concittadini,

nello scorso numero di Imola Notizie Vi ho parlato di come hanno cercato di “legarmi le mani”, di indurmi al silenzio e di come non ci sono riusciti. In questo numero Vi parlerò di quello che ho intenzione di fare come rappresentante istituzionale di Forza Italia, di cui sono anche il segretario politico.

A Imola Forza Italia, nonostante i numerosi tentativi di delegittimazione, è tuttora, con autorevolezza, il 1° partito di opposizione, ma soprattutto l’unica vera alternativa possibile ad un sistema di governo, che vorrebbe ridurre al silenzio ogni forma di pensiero alternativo, non disponibile ad essere solo protesta, o meglio sterile protesta. Infatti, non basta protestare o organizzare la protesta, è necessario avere capacità di proporre soluzioni alternative, credibili, possibili e realizzabili. Forse non sono abile come altri a dire frasi ad effetto (ahimé, non sono una cabarettista della politica) ma credo di sapere cosa sente nella testa e nel cuore quell’Imola tenace e silenziosa, che ho l’ambizione di rappresentare.

Nel 2004 mi sono presentata alle elezioni amministrative con un programma di buona amministrazione che avrebbe risolto gran parte delle problematiche della nostra Città, infatti, se avessimo vinto noi, Forza Italia:

  • non avremmo realizzato la bretella, che è un’opera inutile e costosa, dannosa per il quartiere dove sarà realizzata, ma avremmo dotato Imola di un collegamento nord-sud e sud-nord molto più efficace, che avrebbe consentito di migliorare la mobilità


 silvio_berlusconi.jpg
  • avremmo bloccato l’espansione residenziale dell’area a nord della ferrovia, almeno fino a quando non fossero state realizzate le opere viarie primarie, in modo da non ripetere l’errore di costruire interi quartieri prima di fare le stradeavremmo dotato la nostra città delle opere infrastrutturali necessarie, dando impulso alla complanare tra Imola e Castel San Pietro, superando il nodo “scorsoio” rappresentato dall’attraversamento di Toscanella ed evitando di disperdere risorse in progetti ormai superati, come il nuovo scalo merci

  • avremmo affrontato insieme il problema dell’energia, dei rifiuti e del controllo dell’acqua, mediante la realizzazione di un bilancio ambientale, che avrebbe consentito a tutti di decidere il nostro futuro sulla base della compatibilità ambientale

  • avremmo chiesto al terzo settore, ai privati e alle eccellenze del nostro territorio di promuovere una Fondazione in campo medico ed assistenziale, che garantisse i servizi essenziali al nostro territorio, senza dare vita a strutture burocratiche pesanti, dove i servizi effettivi sono pochi e dove le persone sono solo numeri

  • avremmo bloccato l’esodo produttivo delle imprese dal nostro territorio, cercando invece di potenziare le possibilità per le nostre imprese private e cooperative

 

Nel 2004 il nostro programma di cambiamento è stato bloccato soprattutto da chi, consapevole della FORZA DELLE NOSTRE IDEE, ha cercato di renderci non credibili; sono continuati i tentativi di confondere Forza Italia con progetti politici equivoci, basati su protagonismi; chi scrive, però, con la maggior parte del Movimento, ha continuato a tenere alta la bandiera del cambiamento e della libertà.
In Forza Italia tutte le tradizioni migliori della nostra Città possono riconoscersi e trovare un comune denominatore; noi, infatti, non abbiamo bisogno di distruggere, neppure chi ci è ideologicamente avversario. Al contrario, vogliamo dimostrargli coi fatti che sono possibili scelte migliori, anche nel suo interesse.
Nei prossimi mesi mi dedicherò, spero con tanti di Voi, a fare crescere “forzaimola” un punto di incontro per chi vuole migliorare e cambiare in meglio la nostra Città, un progetto per chi non ha nemici da distruggere, ma ha un città da amare e vuole una realtà aperta, più trasparente, più condivisa.
Mi batterò con forza per avere la Provincia di Imola, unica vera espressione di autonomia, superando quella struttura inutilmente costosa e vuota di deleghe che è il Circondario, oltretutto priva di un effettivo collegamento tra rappresentatività territoriale e responsabilità amministrativa.
Oggi, infatti, nessun amministratore del Circondario è stato eletto da tutti i cittadini del territorio che deve amministrare, ma, quando va bene, è stato scelto solo da una parte (non importa se piccola o grande); in taluni casi, non neppure eletto, ma è stato cooptato da altri.
È democratico che chi è stato eletto in un piccolo comune decida anche per la nostra Città, senza che voi l’abbiate votato?
È democratico che chi è stato eletto a Imola decida anche sul futuro di Medicina, senza che i medicinesi l’abbiano votato?
A mio giudizio, no.
Queste scelte si comprendono (ma non giustificano mai) solo se la politica è intesa un risiko, dove c’è un regista a monte che manovra e sposta le persone da un comune a un altro, come se le realtà fossero tutte uguali e se non ci fossero i voti dei singoli cittadini. Purtroppo questa logica della Maggioranza, ha trovato altrove imitatori e da sempre la Sinistra ha cercato di costruirsi un avversario “comodo”, pericoloso solo in apparenza.
È giunto il momento che anche da noi ci sia posto per un’Imola umile e tenace, orgogliosa e onesta, moderata, ma ferma nel difendere i principi di libertà e le nostre radici nell’occidente, che non ha nessun passato da nascondere e che non ha paura di sperare e di credere.
Questa Imola saremo noi insieme!

Angela Labanca
Consigliere Comunale
Forza Italia